Querce

Un tempo la Murgia era ricca di boschi di querce, tagliati sia per fare posto ai pascoli per le pecore sia per togliere rifugio ai briganti che vi si nascondevano. I boschi che oggi possiamo visitare sono costituiti da alberi abbastanza giovani e le querce secolari sono poche e isolate, sorgendo spesso vicino alle masserie.  Sulla Murgia crescono diversi tipi di querce: la più comune roverella, il fragno, la coccifera, il leccio, il cerro e il farnetto.

Una Risposta to “Querce”

  1. franca bassi Says:

    Io taglierei le mani a chi taglia o brucia gli alberi.Ho assistito a una violenza da parte di un’uomo, la forestale non ha potuto fare nulla.
    E passato del tempo, era Pasqua 2006, e fino al quel giorno avevi vissuto rigogliosa sempre li viva.
    Sono venuta a trovarti mia “Vecchia Quercia” solo piccole foglioline verdi rivestivano le tue ferite, di una pianta secolare, ancora lì, ferma, sanguinate a testimoniare, cosa la mano dell’uomo, puo essere capace! E vengo a riscrivere in tuo onore questo mio scritto, con la speranza che possa salvare per i posteri qualche bell’albero.
    Vecchia Quercia

    I Greci i Romani ti consideravano sacra,
    “Vecchia Quercia” quando ti guardavo
    aggrappata alla parete, mi trasmettevi forza!
    Spesso mi chiedevo, quanti occhi si erano
    posati a rimirare le tue foglie e quanti
    ancora lo avrebbero fatto.
    Grandi ghiande nel palmo della mano
    sembravano di ambra.
    Questa notte ti ho sognato, per te ho pianto,
    sento ancora, quando al vento i tuoi rami
    si piegavano, ma sempre lì “Bell’Albero”
    “Robur”significa “Forza” il tempo i
    fulmini ti avevano risparmiato,
    come testimone del passato.
    Tutta la notte mi sono chiesta,
    se era un sogno di un’orco cattivo
    che per un’incantesino…
    ti aveva dalla terra strappato.
    Ma guardo le tue ferite
    e nella realta del giorno
    mi ribello!
    Lui…L’uomo dice:
    “aveva il permesso per farlo”.
    Ma a te “Vecchia Quercia”
    il permesso di abbatterti l’aveva, chiesto?
    Addio “Bell’Albero”,
    creatura meravigliosa della terra,
    guardando il vuoto che hai lasciato,
    mi chiedo… ma che male avevi fatto?
    Ti dedico il mio pensiero, il mio scritto.
    Addio “Vecchia Quercia” mi mancherai.

    Sono una terrestre, per questo amo e difendo la natura, che questo mio scritto, possa far comprendere a certi esseri, che fanno parte delle creature della terra, che, la Natura và rispettata, che lo scempio che facciamo prima o poi amaramente lo ripaghiamo.

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